MOSTRA H2O -2002-
SUCCESSO DI PUBBLICO PER LA MOSTRA DI PIOVANELLI E BELOTTI
di Ermete Giorgi

Grande successo a Breno nella chiesa di S.Antonio, per la mostra del pittore camuno Giuseppe Piovanelli.L’artista è nato a Boario Terme nel 1945,giusto pochi mesi prima che finisse per l’Italia la seconda guerra mondiale.
Ha studiato a Brera,vive in quel di Gratacasolo,alla soglia del Sebino.La rassegna era in associazione con un altro autore,Giuseppe Belotti,classe 1935, di Palazzolo sull’Oglio che ha frequentato la “Carrara” di Bergamo ed è stato docente di discipline pittoriche nei Licei.
Un solo significativo titolo dell’esposizione,estremamente compendiato nel simbolo chimico dell’acqua,”H2O”.A presentare al pubblico Belotti e Piovanelli è salito in Valcamonica il decano dei giornalisti bresciani Giannetto Balzelli,come al solito stupendamente graffiante,nella migliore forma letteraria,con le mani sempre “in pasta” per quel che concerne artisti e critica d’arte.
Appunto lui ha chiarito il significato più recondito della titolazione assegnata alla manifestazione:la costante presenza dell’acqua (del lago,ma soprattutto del fiume) nel “DNA” dei due maestri del colore. “Per chi è nato e cresciuto alle sue rive – ha affermato Valzelli – l’Oglio continua ad essere una sorta di nume adombrato nel paesaggio,il tassello che adorna la singolarità della madreforma,la grazia del vivere che resta per sempre impressa nella coda dell’occhio”.
Di Piovanelli Valzelli ha detto che “l’acqua ed il cielo gli fanno da bussola nel suo modo di essere e quindi di vivere”.
Ed ancora:”Andar dietro a questo rabdomante che saltabecca per tutti i sentieri della comunità (e all’omino delle incisioni rupestri associa,con una dea dell’Olimpo,il barattolo della Coca-Cola) vuol dire anche rimarcare come nelle sue misture cromatiche si sostanziano brillantemente l’ardenza del fuoco, l’umore dell’acqua,la grana della terra,il fiato dell’aria”. Di Belotti invece scrive:”Quelle che egli riquadra (oltre ad incorniciare) e impalca e chiama “situazioni” sono metafore della pittura che aspira ad uscire dal consueto,si svincola dagli stereotipi e dal suo passato,tende a rinnovarsi nella forma e nel contenuto.